Gli esperti del Facebook Reality Lab stanno progettando nuove funzionalità in Realtà Aumentata per gli avatar, i “cloni digitali” che gli utenti possono creare sul social.
Facebook “scommette” sulla Realtà Aumentata. Dopo anni di esperimenti e tentativi (più o meno riusciti) il colosso di Mark Zuckergerb sembra intenzionato ad investire con forza nel settore dell’Augmented Reality. A Pittsburgh – in Pennsylvania – gli ingegneri e gli informatici del Facebook Reality Lab stanno lavorando a nuove soluzioni per rendere il social network sempre più immersivo ed esperienziale. Il progetto si chiama Codec Avatars. Come si intuisce dal nome, il punto di partenza sono gli avatar, i “cloni digitali” che tutti gli utenti possono creare a partire dalla propria foto profilo. Per ora si tratta soltanto di foto o GIF ma, nel giro di qualche mese, potrebbero letteralmente prendere vita. Grazie alla Realtà Aumentata. “La creazione di avatar realistici attualmente richiede l’acquisizione di grandi quantità di audio e video di alta qualità dei partecipanti alla ricerca utilizzando un sistema altamente personalizzato di telecamere e microfoni nell’ufficio di Pittsburgh di Facebook Reality Lab”, spiega Facebook. “Questi dati vengono utilizzati per addestrare i sistemi di intelligenza artificiale che un giorno potrebbero consentire agli utenti di creare rapidamente e facilmente il proprio avatar con pochi scatti o video.
Gli avatar di Facebook e le potenzialità della Realtà Aumentata
A guidare il tentativo di Facebook di entrare nel mercato della Realtà Aumentata è Yaser Sheikh, un professore associato della Carnegie Mellon University che conduce ricerche nel settore dal 2015. In un post sul blog ufficiale di FB, Sheikh ha spiegato che “si tratta di una ricerca in fase iniziale e mentre continuiamo a sviluppare questa tecnologia, stiamo pensando pragmaticamente alle misure di salvaguardia che possiamo mettere in atto per combattere l’uso improprio degli avatar. Per esempio, stiamo esplorando l’idea di assicurarsi che il vostro avatar sia al sicuro in un account autentico. Il modo in cui lavoriamo con identità reali sulle nostre piattaforme sarà una parte fondamentale di questo, e abbiamo discusso diverse opzioni di sicurezza e di verifica dell’identità per i dispositivi futuri. Ovviamente siamo lontani da questo tipo di tecnologia per gli auricolari, ma vogliamo pensare a delle soluzioni ora”. Negli ultimi anni, importanti software house hanno lanciato numerosi progetti per lo sviluppo di progetti in VR che vanno dell’entertainment all’editoria 2.0.